Torrazzetta è la prima azienda vitivinicola biologica dell’Oltrepò Pavese (in un tempo in cui “Biologico” era un concetto sconosciuto e ritenuto dai più una follia), molto è stato fatto per migliorare la qualità dei vini, grazie al continuo impegno dei componenti della famiglia e dei preziosi collaboratori che si sono susseguiti negli anni.

I vigneti appartengono tutti alla zona D.O.C. dell’Oltrepò Pavese, sono tutti a coltivazione biologica (organismo certificatore Bios), piantati a Pinot Nero, Barbera, Croatina, Chardonnay, Pinot Grigio, Malvasia e Müller Thurgau.

La  cantina, edificata nel 1934, è stata a partire dagli anni ’40 modificata ed ampliata per far fronte alle esigenze di produzione e per adeguarsi alle innovazioni che nel corso degli anni sono state introdotte nel settore enologico. Essa costituisce il cuore e la parte fondamentale dell’azienda. Durante le visite guidate sono ancora visibili, anche se non più in uso, le prime vasche in muratura costruite nel sottosuolo, così come le vasche aggiunte man mano nel corso dei decenni. 

Tutte le attività produttive vengono svolte in loco, dalla pigiatura all’affinamento in acciaio o barrique fino all’imbottigliamento e confezionamento.

Dopo la fermentazione i vini rimangono ad affinare sulle proprie fecce fini per alcuni mesi in vasche d’acciaio Inox, quelli destinati all’invecchiamento affinano successivamente in barrique di rovere francese di secondo o terzo passaggio (225lt) per un periodo da 12 a 36 mesi a seconda della tipologia di vino. 

Si tratta di una delle poche cantine in Oltrepò Pavese a svolgere direttamente tutte le fasi della spumantizzazione: tiraggio (imbottigliamento), rifermentazione in bottiglia, affinamento sui lieviti, remuage manuale, sboccatura, dosaggio e confezionamento.